21 novembre 2008

presentato esposto alla Procura della Repubblica contro l'AQP


Mercoledì 12/11/2008, l'ADDESCO e l'ADUSBEF, rappresentate rispettivamente da Geusa Antonio e avv. Tanza Antonio, hanno presentato un esposto alla Procura contro l'acquedotto pugliese. Con l'atto si chiede di indagare circa la composizione del tronco di adduzione idrica Galatina-Collemeto-SantaBarbara.
L'esposto, particolarmente dettagliato, parte dalle precarie condizioni in cui versa il tratto idrico in questione, spesso, data la vetustà, oggetto di rotture con conseguente interruzione del servizio anche per intere giornate. In una della tante occasioni in cui le tubature non hanno retto la pressione dell'acqua è stato effettuato un prelievo a parti di condotta, colpevolmente abbandonata dagli operai dopo la sostituzione, e fatta analizzare dal laboratorio chimico del Dr. Franchini Sergio. Il frammento di "tubo" è risultato essere composto per il 10% di cemento amianto, fuori legge dal1992.

16 settembre 2008

Definizione di politica


La politica è quella parte dell'agire umano che si esplica in una collettività, il cui obiettivo, da attuarsi mediante la conquista e il mantenimento del potere (conseguito attraverso il consenso popolare, nei regimi democratici - come quello nostro(?)) è incidere sulla distribuzione delle risorse materiali e immateriali, perseguendo l'interesse di un soggetto, soddisfacendo il bisogno (legittimo) del cittadino, sia esso individuo o gruppo.
La prima definizione risale al filoso ateniese Aristotele ed è legata al termine "polis", che in greco significa la città, la comunità dei cittadini; politica, secondo il filosofo, significava l'amministrazione della "polis" per il bene di tutti, la determinazione di uno spazio pubblico al quale tutti i cittadini partecipano.
Sarebbe presuntuoso pensare di poter essere esaustivi con un concetto così povero e stringato, ma non è questo il posto dove approfondire, tuttavia, nonostante la penuria di contenuti, abbiamo tracciato, in superficie, il principio generale della "POLITICA", o meglio, della sua definizione.
Alla luce della definizione data, oggi, quanto i politici che ci governano distribuiscono le risorse, materiali e immateriali, ai cittadini? Quanto, questi politici, soddisfano i bisogni dei cittadini? Considerato il comportamento dei governanti attuali non allineato al concetto di cui sopra, possiamo dire che non sono politici... e se non sono politici che cosa sono? C'è qualcuno, per favore, che possa fare luce su questa triste realtà.
"La differenza tra un politico ed uno statista sta nel fatto che il politico pensa alle prossime elezioni lo statista alle prossime generazioni."
Alcide Degasperi (1881-1954), uomo politico e statista italiano.

10 settembre 2008

Comari si nasce non si diventa

Come ci ricorda Kapferer “private della vita pubblica, le comari rendono pubblica la vita privata”.
Don Marzio, malalingua viperigna della "Bottega del caffè" di Carlo Goldoni, è forse il più famoso maldicente della nostra letteratura perché è quello che non sa interessarsi del prossimo se non per malignità e per amore del pettegolezzo. Ma questo non avviene solo nella letteratura, anche, e più spesso, si verifica nella vita di tutti i giorni, tant'è vero che è diventato proverbiale: "è un don Marzio" si dice, infatti, di un pettegolo maligno, di un maldicente. Ma la scrittura rivela la "sindrome di don Marzio"? Domanda a cui non è facile rispondere. Osservando alcuni tratti, possiamo mettere sul "chi vive" e far soppesare con maggiore prudenza le affermazioni e le parole di alcune persone.
Spesso confondiamo pettegolezzo e maldicenza. La maldicenza è strettamente imparentata con la menzogna e calunnia. Il pettegolezzo, invece, ha un certo rispetto per la verità. Le persone pettegole non si propongono distruggere la reputazione di una persona attraverso fatti distorti ma di svelarne, secondo la loro visione, la vera identità morale. In sostanza il loro obiettivo è quello di stabilire come siano andate veramente le cose, di valutare le azioni di qualcuno del proprio gruppo, oppure di una persona temuta, che viene così "ridimensionata". Il pettegolezzo infatti è il modo ideale per insinuare dubbi nell'opinione altrui sull'immagine che una persona vuole dare di sé.
Tale atteggiamento in un paesino è molto più accentuato. Un pettegolezzo, una maldicenza trovano terreno fertile per crescere e radicarsi, gettando fango su una persona che per qualche ragione occupa una posizione sociale (da invidiare) più alta di chi pratica l'attività del Don Marzio.
Chi ha necessità di mettersi in mostra, di essere ammirato, chi vuole il plauso di un eccellenza che reputa incontestabile, spesso finisce a parlare male degli altri. Non si sparla solo per nuocere agli altri. Lo si fa anche perché ci si sente migliori degli altri: lo screditare gli altri è il miglior modo per rivalutare se stessi. Almeno così si pensa. Se non c'è l'orgoglio alla radice della maldicenza, sicuramente non c'è l'umiltà.

8 settembre 2008

Un Gruppo per il Teatro - "Il Tempo Libero"

Il Gruppo Teatrale Collemetese "Il tempo libero" è presente ormai da più di dieci anni e diverte il suo pubblico con esilaranti commedie in vernacolo. All'alba della sua esistenza ha presentato diversi lavori di Mimino Spano, poi, con il passare degli anni, il gruppo ha rivolto le attenzioni su altri autori più impegnativi e gli ultimi due anni hanno visto i ragazzi de "Il Tempo Libero" portare in scena due opere del leccese William Fiorentino. Nell'estate del 2007 ha presentato l'opera dal titolo "Te Natale a Santu Stefanu", tradotta dal dialetto lecce in collemetese. Nonostante abbia conservato l'ironia delle commedie dialettali, questo lavoro, per il contenuto anti-razziale , ha toccato il cuore di tutte quelle persone sensibili, che, davanti ad un messaggio, così forte e profondo di eguaglianza, ha trasmesso emozioni non comuni nel teatro dialettale.
L'estate 2008, invece, ha visto i ragazzi esibirsi davanti al proprio pubblico presentando un'opera più leggera, caratterizzata da alcune credenze tipiche delle popolazioni meridionali di qualche decennio fa. Il gruppo porta in scena l'allegra storia di due famiglie, costrette a vivere nella stessa casa lasciata in eredità dal padre di due fratelli che.
Nella foto (da sx) Antonio Geusa e Luigi Giaccari - "Te Natale a Santu Stefanu" di W. Fiorentino - 2007

continua

6 settembre 2008

Storia di Collemeto

Collemeto nasce probabilmente in epoca Bizantina, come centro ecclesiastico grazie alla costruzione di un’abbazia di monaci Benedettini intorno al VII secolo d.C.; in un secondo periodo l'abbazia diventa la dimora dei monaci Basiliani.

I primi nuclei abitativi sono rappresentati da masserie costruite da contadini che vivevano a stretto contatto con i monaci. Si sviluppa attorno all'abbazia, come un tipico esempio di Chorion Bizantino, tra gli spazi delle cinque poderi esistenti (Mongiò, Favale, Monache, Balsamo e La Camara), collocate sull'antica via che collegava Copertino a Galatina passando anche per i casali di Mollone e Santa Barbara. Nel periodo Normanno Collemeto continuò a svilupparsi, grazie anche all'opera di valorizzazione dei monaci Benedettini di Nardò e degli Olivetani di Galatina. Nel periodo feudale fu di proprietà, fra gli altri, dei Maremonte e dei Brunello di Nardò. (Fonte Wikipedia)


A.D.D.E.S.C.O.


Associazione per la difesa dei diritti e della salute del cittadino.

L'associazione è nata nel 2002 dalla volontà di alcune persone di partecipare alla crescita democratica della piccola frazione del comune di Galatina. Non ha legami politici, è un'associazione libera e che intende rimanere tale. Ed è per questo che, considerato anche l'andazzo italiano, l'associazione conta solo pochi iscritti, circa una quarantina. Tutte persone che ovviamente hanno i loro ideali politici, ma credono, anche e soprattutto, nell'esigenza comune che nulla ha da spartire con gli "interessi" di partito e del potere.

5 settembre 2008



Benvenuti nel Blog di Collemeto.

Com'era intorno agli anni '70